Pietra di Soleto
La pietra di Soleto è una pietra calcarea robusta, estratta principalmente nel comune di Soleto, situato nel Salento, in Puglia, da cave storiche risalenti agli inizi del XX secolo.
Soleto è un piccolo centro nel cuore della penisola salentina. Il suo nome Soleto richiama probabilmente già un’antica vocazione alla lavorazione della pietra. Il nome Soleto deriva comunemente da syllithos, che in greco significa luogo lastricato.
Utilizzi della pietra di Soleto
Questa pietra si presta alla ristrutturazione di masserie ed edifici storici o alla costruzione di manufatti tradizionali.
La pavimentazione più caratteristica è il basolato, utilizzato per secoli per pavimentare i magnifici centri storici del Salento, tra cui Lecce.
L’attività estrattiva originaria era svolta principalmente dall’uomo con pochissimi mezzi meccanici. A scavare erano soprattutto i cosiddetti cavamonti, il cui ruolo consisteva nel liberare la roccia dal suo contesto per poterla lavorare a mano. Dagli anni Cinquanta la pietra di Soleto è stata estratta con macchine meccaniche (escavatori) in cave a cielo aperto. Successivamente, la meccanizzazione ha riguardato la fase di estrazione e la successiva lavorazione, introducendo macchine dedicate e a controllo numerico.
Scarsità di pietra di Soleto
Nel tempo, lo sfruttamento sempre più intenso dei siti estrattivi, dovuto all’apporto tecnico e all’aumento della domanda, ha portato a una lenta ma graduale riduzione del numero di possibilità di estrazione. Questo perché all’aumento della produzione tecnica non è corrisposto un aumento dei siti estrattivi, in quanto la pietra di Soleto è confinata in un’area ristretta che non permette di adeguare la quantità di materiale estratto all’aumento della domanda, portando così a un’intensificazione delle produzioni esistenti ma anche a un rapido esaurimento delle cave esistenti, poiché non è facile trovare nuovi siti estrattivi.
Pertanto, il suo nucleo di produzione economica è piuttosto critico a causa della scarsità di materie prime. Al 2023, c’è solo una cava superstite.
L’unicità della pietra di Soleto deriva non solo dalle sue caratteristiche intrinseche, come il colore, la grana, la tessitura, la compattezza e la resistenza, ma anche dalla relativa scarsità della materia prima, che è difficile da trovare ed estrarre.
Infatti, il calcare di Soleto, sostituto del marmo e del granito, si distingue dagli altri materiali lapidei duri della Puglia per la sua variabilità morfologica, che rende ogni pezzo unico. Offre sfumature di colori, venature e mineralizzazioni diverse che spezzano la monotonia del manufatto, sia che si tratti di piccoli elementi che di grandi superfici.
Grazie alle sue caratteristiche di lavorabilità, si presta a molteplici usi: dall’arredo urbano all’architettura di interni ed esterni, dall’artigianato al restauro urbano e architettonico. L’utilizzo di tecniche di lavorazione computerizzate e a controllo numerico permette di ottenere lavabi, piatti doccia e altri elementi di arredo.
L’elevata impermeabilità e la particolare resistenza al cloro e a diversi agenti atmosferici lo rendono adatto a rivestimenti, bordi e zoccoli di piscine e fontane.
Mappa di Soleto
Video: Soleto vista dal drone
Riprese: Foto Ottica Lagna